giovedì 18 giugno 2009

Il capitalismo sociale - introduzione

La necessità odierna di forme di assistenza sociale, coniugata alla difficoltà nel reperirne le risorse economiche nei bilanci statali, spinge a riflettere sul futuro delle nostre comunità.
Quando parliamo di comunità intendiamo soprattutto l’insieme delle relazioni interpersonali degli individui che la compongono.
Beninteso, il futuro dei singoli componenti della comunità è assicurato dalla loro capacità economica e dalla loro abilità sociale, ma il futuro della comunità dei singoli è molto a rischio.
Questo perché, a differenza del secolo scorso in cui ogni paese si dava ordinamenti e strutture assistenziali di mutuo soccorso, al giorno d’oggi i singoli le percepiscono come un organismo che consuma il proprio danaro senza dare servizi utili ai suoi componenti, tendendo a boicottarle e danneggiarle.
La motivazione è essenzialmente egoistica, si bada al proprio benessere senza tenere in considerazione quello degli individui più deboli e si pensa che non si entrerà mai a far parte di questa categoria.
Questo ragionamento può funzionare in periodo di crescita economica, ma quando si vivono momenti di stagnazione o di crisi, la sicurezza personale crolla e il sistema comunità, già precario, collassa.
Nasce quindi una riflessione sul come debba cambiare l’impostazione della nostra comunità per andare incontro alla necessità di soccorso sociale ed economico.

4 commenti:

  1. Quando si copia non si capisce un tubo..

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  2. ambizioso devo dire, ma cos'è, un anticipazione di un trattato?

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  3. C'è qualcosa di me anche in queste parole astratte: le mie lotte sindacali, la mia esperienza di assistente universitario.

    il Tirapere

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