La necessità odierna di forme di assistenza sociale, coniugata alla difficoltà nel reperirne le risorse economiche nei bilanci statali, spinge a riflettere sul futuro delle nostre comunità.
Quando parliamo di comunità intendiamo soprattutto l’insieme delle relazioni interpersonali degli individui che la compongono.
Beninteso, il futuro dei singoli componenti della comunità è assicurato dalla loro capacità economica e dalla loro abilità sociale, ma il futuro della comunità dei singoli è molto a rischio.
Questo perché, a differenza del secolo scorso in cui ogni paese si dava ordinamenti e strutture assistenziali di mutuo soccorso, al giorno d’oggi i singoli le percepiscono come un organismo che consuma il proprio danaro senza dare servizi utili ai suoi componenti, tendendo a boicottarle e danneggiarle.
La motivazione è essenzialmente egoistica, si bada al proprio benessere senza tenere in considerazione quello degli individui più deboli e si pensa che non si entrerà mai a far parte di questa categoria.
Questo ragionamento può funzionare in periodo di crescita economica, ma quando si vivono momenti di stagnazione o di crisi, la sicurezza personale crolla e il sistema comunità, già precario, collassa.
Nasce quindi una riflessione sul come debba cambiare l’impostazione della nostra comunità per andare incontro alla necessità di soccorso sociale ed economico.
Quando parliamo di comunità intendiamo soprattutto l’insieme delle relazioni interpersonali degli individui che la compongono.
Beninteso, il futuro dei singoli componenti della comunità è assicurato dalla loro capacità economica e dalla loro abilità sociale, ma il futuro della comunità dei singoli è molto a rischio.
Questo perché, a differenza del secolo scorso in cui ogni paese si dava ordinamenti e strutture assistenziali di mutuo soccorso, al giorno d’oggi i singoli le percepiscono come un organismo che consuma il proprio danaro senza dare servizi utili ai suoi componenti, tendendo a boicottarle e danneggiarle.
La motivazione è essenzialmente egoistica, si bada al proprio benessere senza tenere in considerazione quello degli individui più deboli e si pensa che non si entrerà mai a far parte di questa categoria.
Questo ragionamento può funzionare in periodo di crescita economica, ma quando si vivono momenti di stagnazione o di crisi, la sicurezza personale crolla e il sistema comunità, già precario, collassa.
Nasce quindi una riflessione sul come debba cambiare l’impostazione della nostra comunità per andare incontro alla necessità di soccorso sociale ed economico.
non ho capito un tubo!
RispondiEliminaQuando si copia non si capisce un tubo..
RispondiEliminaambizioso devo dire, ma cos'è, un anticipazione di un trattato?
RispondiEliminaC'è qualcosa di me anche in queste parole astratte: le mie lotte sindacali, la mia esperienza di assistente universitario.
RispondiEliminail Tirapere